mercoledì 8 ottobre 2014

Omegna e i fuochi di San Vito


donne in costume alla festa di san Vito
A Omegna, vivace paese sulle sponde del Lago d’Orta, le ultime due domeniche di agosto si tiene la popolare festa in onore del santo patrono san Vito. Qualcuno lo definisce “adottivo” perché il santo patrono ufficiale è sant’Ambrogio, per cui sui siti dedicati ad Omegna a volte viene riportato uno a volte l’altro come santo patrono del paese. Resta il fatto che questa manifestazione attira numerosi turisti  provenienti  da tutta la regione.  Noi siamo andati alla festa di San Vito con altri camperisti, in occasione della chiusura della festa. Il paese dalle 17 in poi è animato da un mercato con banco di beneficenza, numerosi chioschi alimentari, e vari eventi, il cui culmine sono gli spettacolari fuochi d’artificio della sera.
Omegna è situata all'estremo nord del Lago d'Orta, ricco di attrattive turistiche naturali e culturali. Si trova nel fondovalle tra la valle Strona e il Mottarone, montagna sciabile, che separa il Lago d'Orta dal lago Maggiore. Una particolarità di Omegna è la Nigoglia, il fiume che la attraversa, vanto della città perché non scorre in direzione sud ma, caso eccezionale, si dirige verso nord fino a sfociare nel fiume Strona. Questa stranezza idrica dà l'impressione che il fiume corra verso le Alpi e ha dato luogo al motto omegnese
 La Nigoeuja la va in su; e la legg la fèm nϋ! (La Nigoglia scorre in su; e la legge la facciamo noi!)
Abbiamo soggiornato presso l’area di sosta di Omegna, che si trova poco lontano dal centro, in una posizione perfetta per godere della tranquillità del lago pur essendo a poca distanza dal paese e dalla festa. Per raggiungere Omegna basta costeggiare il lago lungo la pedonale/ciclabile e in pochi minuti siete nel vivo della festa (pochi minuti con le biciclette, a piedi…non proprio, come scritto sul loro sito sono circa 1200mt). La passeggiata è tutta lungo il lago.
L’area di sosta è comoda, perché le piazzole sono ampie ed è consentita l’apertura dei tendalini. Pulita, illuminata, vi sono le docce calde e il wifi, sono ammessi gli animali. La posizione è invidiabile, il lago è a pochi metri, vicino all’area vi è una spiaggetta libera immersa nel verde, un’area giochi e anche un lido attrezzato con bar, piscina ( la piscina si vede dall’area sosta e mi sono mangiata le dita che il tempo non ne permettesse l’uso). La card elettronica che viene fornita all’ingresso dà anche l’accesso a numerose convenzioni ad esempio con il lido, o con i traghetti che vi porteranno fino ad Orta, a pezzi veramente convenienti. Un’area sosta in cui tornerei, nonostante abbia anche parecchie lacune.
 I bagni non sono il suo punto forza, se andate in bagno mentre il vicino fa la doccia, preparatevi a lavarvi i piedi, perché sono comunicanti e vestitevi dentro la cabina doccia, perché la porta d’accesso ai bagni si apre anche se c’è già qualcuno dentro, nell’antibagno. A mio marito è successo di entrare per andare in bagno e trovare uno che si stava asciugando, quindi anche se vi è solo 1 wc e 1 doccia, non crediate di essere soli!
Un altro problema è la mancanza di un lavandino per le stoviglie, l’unico lavandino presente è quello all’interno dell’antibagno, ma non è consono per il lavaggio piatti o vestiti.
Il sistema tutto elettronico non è così comodo. Innanzitutto dovete lasciare fuori il camper,  e recarvi nel gabbiotto dove si trovano le macchinette caffè e bibite, numerosi volantini turistici e la macchinetta per il pagamento e l’erogazione della card. Ma questo non è spiegato all’ingresso. Inoltre non vi è un parcheggio e l’ingresso è a ridosso di una rotonda, così, se siete in comitiva con altri camper o c’è già qualcuno fermo all’ingresso bloccate tutta la rotonda ( fortunatamente in quella zona non c’è molto traffico…). Inoltre accetta solo alcuni tagli di banconote.
La recinzione decantata nel sito è in realtà sufficiente solo ad impedire l’accesso ai cani, perché alta circa cinquanta centimetri.
Quello però che ho trovato poco serio è stato il numero per le emergenze: un olandese non riusciva ad uscire, aveva fatto qualche casino con la restituzione della card (all’ingresso si paga anche una caparra che poi vi verrà restituita in uscita). Mio marito si è offerto di chiamare il numero d’emergenza e nessuno ha risposto e non era un’ora strana: erano le nove del mattino. Avendo provato a chiamare con il nostro cellulare, siamo stati richiamati all’incirca verso mezzogiorno: alla faccia dell’emergenza! Credo che l’olandese fosse ormai quasi a casa…

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